venerdì 28 dicembre 2012

un giorno in più

e quest'anno è finito.
2012
poteva essere la fine del mondo e invece no
poteva essere l'inizio di qualcosa e invece no
un anno
bello e brutto
ricco e povero
sano e malato
non c'è differenza tra il 2012, 2011, 2020, 1890 in verità viviamo ognuno il proprio paradiso o il proprio inferno e la data è un optional.
ma questo 2012 è stato (forse perchè recente) più doloroso per tanti, me compresa.
mi sono sposata che è stato l'inizio e al tempo stesso la fine.
ho proseguito nella mia nuova attività che non mi fa sorridere come credevo o forse speravo
e poi mi guardo indietro
e vedo quello che ho lasciato che non esiste più
e questo è dolore 
penso a mio padre che ha concluso la corsa nel 2009 e penso che se fosse qui oggi per me sarebbe diverso
penso a mio figlio a cui non ho potuto dedicare il tempo che avrei voluto
penso a quanta fatica faccio e facciamo tutti, a quanta "birra" sprecata in cazzate che non portano a niente.
un anno
il 2012
troncato e ripartito proprio come le frasi di questo testo
non sono felice, proprio un cazzo eppure non saprei cosa manca all'appello, non potrei esprimere il desiderio su tutti, non saprei.
forse vorrei il mio passato, vorrei quella sensazione fisica di potenza e magnificenza, quel "mi sento sul tetto del mondo" quello che forse prova mio nipote che ha 18 anni. 
vorrei essere di nuovo carina, snella, veloce e con un futuro tutto da scrivere.
oggi sono qui che scrivo e riempio pagine, ma le mie, quelle del mio libro, i capitoli più belli li ho già vissuti e letti anche ad alta voce.
ed è passato il 2012 fratello del 2011 e anche del 2013
risultato:
non cambia un cazzo, almeno non cambia mai in meglio
fanculo!

giovedì 27 dicembre 2012

il nodo

è un grumo
in mezzo al petto
groviglio di
peli
lacrime
e fatti
peli, quelli che non sono riuscita a strapparmi via e sono sulla lingua e vorrei non ci fossero
lacrime, quelle non piante che bussano e vorrebbero uscire
fatti, troppi.. tutti accatastati, pesanti

ognuno ha il proprio grumo
il mio è di
peli
lacrime
e fatti

qual è il posto?

c'è gente che un posto non ce l'ha, raminghi vagano e chissà.
c'è gente che indossa il pettorale e a volte arriva al traguardo per poi rendersi conto che non lo è.... il traguardo.
c'è gente che come me si domanda se.
se, ma, chissà, forse.
una sfilza senza senso, una sfilza che tanto mi porta qui.
accettazione.
destino.
culo.
botta.
questi (dicono) sono i tratti di una persona depressamente infelice.
no.
non sono questi i tratti.
sono invece quelli di qualcuno che si domanda il senso di avvenimentfatticose, una lavatrice di... e poi....
e poi?
poi nulla.
ho tanti motivi per.
per essere felice, infelice, impaurita, certa, sola, in compagnia.
esattamente come tutti.
eppure.
eppure non è quel che vorrei.
mi domando
se
ma
chissà
forse.

lunedì 24 dicembre 2012

VAFFANCULO

VAFFANCULO al sistema e a chi ci governa.
Il sistema, qualcosa inventato dall'uomo che sta uccidendo l'uomo. Carta Moneta... basterebbe stamparne di più, azzerare il fantomatico debito di tutti i Paesi e ripartire. La Terra è un luogo dove dovremmo nascere e morire per cause naturali e non perchè un manipolo di umani decide di dormire sui triliardi.
VAFFANCULO a tutte le famiglie che fanno finta di essere famiglie per metterci una pezza, ma poi il risultato è peggio della partenza.
VAFFANCULO a tutti quelli che sono entrati nel mio negozio con arroganza e spocchia, dico loro che la scala gerarchica spesso fotte e che a volte hai davanti un commesso con un Q.I. pari a 160 e magari milionario... non lo sai e poi a prescindere fottiti!
VAFFANCULO al marcio delle persone, il vero cancro della società. Malvagi che godono attraverso le sofferenze altrui.
VAFFANCULO a chi davanti al dolore gira la testa dall'altra parte, a chi non si impegna per l'altro, perchè l'altro siamo noi e tutti dovremmo SEMPRE fare cordata... sempre.
VAFFANCULO a me che a volte non capisco, che tentenno, che indietreggio anche se... dentro lo so cosa devo fare, dentro ho la mappa dei buoni e devo solo seguirla... solo quello.
VAFFANCULO alla sorte perchè con quella non ci combatti e molti non la meritano.... e mi incazzo quando vedo bontà sempre tartassata da sfiga, e cattiveria spronata dal fato.

Questo è il mio personalissimo buon natale, perchè da non credente credo d'essere più credente di tanti credenti ed è questo che mi fa incazzare.
DOVE E' FINITO L'AMORE?

Basterebbe solo quello... amore verso gli altri.



P.S.
Quest'anno è stato tremendo, dilaniante per tanti. Tutti quei vaffanculo sono meritati così com'è meritato quel che sto per scrivere:
ho incontrato tanta gente pulita, bella, ricca d'amore, di sentimenti, di bontà, persone con la mano tesa... una minoranza in mezzo a tutta la merda... ma è stata e continua ad essere la mia boa, la zattera dove mi rifugio ogni volta.
Potrei scrivere i nomi, ma anche no.... perchè io con gli occhi ringrazio e i miei biglietti di buon natale ve li consegno fissandovi e ringraziandovi... 
Grazie a tutti quelli che mi vogliono bene, grazie di cuore... io ci sarò sempre.

lunedì 12 novembre 2012

la paroliera

sono la paroliera, ma a volte rimango senza parole.
finite quelle rimangono gli occhi...
e dico tante cose
basta sapermi guardare

guardatemi e cogliete tra i battiti di ciglia
quello che non posso più dire


e no, non è semplice

ho iniziato a parlare tardi ma mi sono rifatta, con buonapace di chi mi frequenta che spesso mi metterebbe un tappo di sughero in bocca :)
parlo quindi e tanto, ma incontro gente diametralmente opposta.
persone che per dirti due parole scavano dentro e ponderano ogni lettera e poi sillaba e poi parola... un parto.
altri che lo fanno con reticenza e poi con diffidenza, alcuni con superficialità... ti parlano e nel frattempo pensano ai fatti propri.
e poi...
poi ci sono quelle persone che io definisco "romanzi", gente che parla e ti incanta, di quelli che staresti ore solo per sentire il fiato uscire dalla bocca che è talmente armonioso che suona.
i "romanzi" sono rari, vere perle, gente che quando la incontri te le devi accaparrare e tenere nascosta che poi diventi gelosa.
e facebook è uguale.
mi siedo al pc, all'ipad, sul divano, in negozio e "apro la porta" e faccio entrare gente, oppure busso da qualcuno.
c'è chi mi risponde, c'è chi mi fa ridere, c'è chi mi incanta.
badate, mi incantano non gli scrittori, non quelli che si mettono lì e decidono di scrivere un testo.. no... a me incantano quelli che anche stringatamente mi lasciano senza fiato, due parole e sono seduta, due parole e sono in paradiso.
le parole per me sono come l'oppio, mi inebriano, mi saziano e poi quando passa l'effetto divento famelica e ne voglio ancora.. ancora...
eppure sono ignorante
eppure non conosco la grammatica
eppure leggo tanto
perchè quello di cui ho bisogno non è la cultura del sapere ma il sapere della cultura.
c'è differenza.
ohhh si!

venerdì 9 novembre 2012

RUGHE

la mia faccia sono io. rughe regalate da fumo, alcool, notti insonni e tanto sesso ;) capita un evento, insomma dovrei essere presentabile e mi viene in mente la truccatrice... ne ho viste due e fatto le prove. risultato? sembro più sbattuta di prima :) mi truccherò da sola e porterò con me questa faccia che è la mia carta d'identità. segni particolari? "una che si è divertita molto" OLE'

mercoledì 7 novembre 2012

avevo iniziato un post

che non ho continuato perchè sei arrivata tu.
tu con il tuo carico di dolore che timidamente bussi con la leggerezza tipica delle persone buone.
lo dedico a te
il post non finito
e nemmeno abbozzato


ti dedico il bianco di questa pagina, affinchè tu possa completarlo con le parole che ti arrivano da dentro.

amati

amati come nessuno mai


sabato 3 novembre 2012

le perlicche, ovvero le perle chicche di donnap

già... le perlicche.
l'input ieri quando una donna mi ha scritto "dovresti raccogliere le tue chicche e farne perle".
per come sono fatta più che trasformarle in perle mi riesce meglio trasformarle in pirle, ma questo è un'altra cosa :)
e ho riflettuto sulla possibilità di raccogliere i pensieri quotidiani e dargli una forma, un senso... ma poi ho capito che sono carine proprio perchè sono così, rapide e fini a se stesse.
ho sempre pensato di essere un fiume, con periodi di secca e momenti di grandi masse d'acqua, un fiume che esonda e porta distruzione, oppure che mostra la pancia secca al sole, un pò patetico e forse un pò indifeso... un fiume però, mai fermo e mai veramente uguale a se stesso.
ecco, non si può arginare l'acqua e nemmeno vestirla perchè lei è libera. puoi crearle percorsi che forse seguirà o forse no, puoi sbarrarle la strada... ma alla fine se vorrà, supererà ogni barriera con potenza e forza.

le perlicche.

bel nome però, bello da mangiare, caramelle succose e durevoli, di quelle che succhi e succhi e rimangono sempre in bocca... ora di qua ora di la a giocare a tennis tra le guance :)

sapete... ieri mi sono capitate due persone che nel loro lavoro sono brave e che per mestiere "spingono" altre persone in mezzo alla gente.

perchè "spingere" una come me? ma... forse perchè in un panorama di persone attente a quel che fanno io mi distinguo per un semplice fatto: faccio quello che mi piace (sempre!), vivo come posso ma sempre nell'ambito del "mi piace" e sono capace di ribaltare le cose senza batter ciglio. 

di ribaltoni ne ho fatti tanti, tanti che il miglior politico è un dilettante al confronto... ho smontato e rimontato la mia vita almeno 10 volte e tutte le volte ho trovato del buono e del marcio ma ho provato sempre e mai mi sono fermata.

le perlicche... alla fine è la mia vita stessa una perlicca.

prego... ne gradite una?


mercoledì 31 ottobre 2012

trasformaInforma

umanamente è complicato cavalcare ogni mutamento, esserne sempre parte, seguire il ritmo.
ultimamente perdo colpi.
sono una fautrice convinta del "MAI FERMI, SEMPRE IN MOVIMENTO, FOTTUTO CHI MOLLA" e continuo a crederlo, solo che perdo colpi.

alle donne (bellissime ;) della mia età capita, capita di perdere colpi.

"perchè agli altri no?" chiederete voi... si anche agli altri, ma alle donne della mia fascia d'età capita di più.

io lo chiamo "periodo centrifuga".

a dirla tutta la centrifuga potrebbe anche collimare perfettamente con uno di quegli orgasmi da lavatrice, quelli che i più avranno tentato di provare, spinti da qualche filmetto sconcio... il risultato è che la maggior parte non è riuscito a concludere un bel niente, perchè le lavatrici sono scomode e le centrifughe troppo silenziose :) ......

ma torniamo al "periodo centrifuga".

anni tra i 45 e i 50 (qualcuna prima), qualcuno schiaccia il bottone dei "1400 giri" e finito il botto ti ritrovi "signora", ti guardi allo specchio e vedi una in minigonna e le rughe, una con il tacco 12 e il ginocchio floscio :)

ecco, io ho finito la centrifuga e sono davanti allo specchio. si chiama delirio da menopausa, dal quale "dicono" si esce splendidamente e con una forte consapevolezza di se stesse.

permettete? stronzate! ma quale consapevolezza!!!! quel che serve dopo la centrifuga è un buon chirurgo plastico, uno capace di non farti sembrare "l'ultimo Silvio" e nemmeno "l'ultima Cesara", ma quella bella donna che eri prima della centrifuga.

oppure no... oppure quel che serve è soltanto un "cazzo, ci sono arrivata e adesso mi tocca trovare il meglio di questa situazione".

opterò per la seconda, cercherò di trovare SODDISFAZIONE nell'assomigliare ogni giorno di più alla mia nonna materna :)

son fatti e non parole.


sproloquio delle 6.30 del mattino dopo rapida occhiata allo specchio e dopo una stiracchiata d'ossa che ha fatto crac crac.... ahahahahahahahah 
p.s. amo la vita, amo tutto di questo assurdo viaggio, anche queste fermate a sorpresa (?), il fatto di avanzare e non sapere dove andare.... amo i suoni che produco dentro, quell'aggrovigliarsi di budella per la paura o la gioia... amo me stessa si, perchè è l'egoismo che ci rende migliori credetemi e dopo, solo dopo possiamo donarci agli altri. adesso chiudo, tiro fuori la dentiera, monto l'apparecchio acustico e mi accingo ad una nuova giornata.




lunedì 22 ottobre 2012

leggo

leggo di tutto, anche le etichette dei detersivi in mancanza d'altro.
leggo per curiosità, per noia, per fame, per sete, per un sacco di motivi, primo fra tutti è la necessità di sapere.
sapere.
quando ho iniziato a fare la commerciante le mie più grandi paure sono state:
  • non sono capace di fare i pacchi
  • non conosco il funzionamento degli oggetti che vendo, le caratteristiche tecniche, etc.

per questi motivi ho passato le settimane precedenti all'apertura a visionare video su youtube su come fare fiocchi/pacchi/pacchetti/sacchetti... un delirio!!! poi ho letto le informazioni più disparate sui prodotti Seletti/Hifun/Pusher/Diamantini... etc...
una specialista!
ho trasferito quasi 30 anni di lavoro tecnico e di precisione in un mondo di lazzi/frizzi... una follia!
ma è stato leggere, informarmi, curiosare, sfogliare, chiedere che mi ha consentito di non improvvisare mai (o quasi), che mi ha dato quella forza morale di fare un lavoro non tanto per farlo ma soprattutto per esserci....
leggere.
ma a volte leggo anche di qualche Ministro del pettine, qualche concittadina per esempio, una Fornero, per esempio, una che toglie ai giovani la voglia di leggere, incuriosirsi, crescere.
definire schizzinoso chi si affaccia al mondo del lavoro equivale ad un omicidio di valori, gli stessi sui quali si dovrebbe costruire una nazione, un paese, i germogli di una società.
stasera sono schifata e per non dilungarmi troppo e non cadere in una volgarità che mi gratta la gola e la punta delle dita... sapete che farò? leggerò.
fatelo anche voi... e a proposito vi lascio questa frase:

Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso.
Seneca



domenica 21 ottobre 2012

Vorrei e posso

Quanti ripetono "vorrei ma non posso"?
Troppi.
Inutilmente troppi.
Se vuoi puoi, se vuoi arrivi, ovunque, anche indietro perchè non è detto che arrivo significhi avanzare.
Gli unici vorrei ma non posso che concepisco sono quelli legati al denaro, ma quelli non li prendo in considerazioni... sono futilità.
Vorrei e posso, questo dovrebbe essere per ognuno l'incipit...
Vorrei e posso.
Senza punti esclamativi e senza clamore, con semplicità che deve fare rima con fermezza.
Vorrei e posso.
Così.
Vorrei e posso amare, desiderare, sognare, rimpiangere, cantare, essere me stessa.
Vorrei e posso guardare in tutte le direzioni, perchè tutte sono aperte e tutte a portata di mano... la mia.
E' un giorno di clamore dentro, un giorno di rumore tra e fra.
Mi capisco solo io o forse no... forse capiscono in tanti.
Vorrei e posso.
Che bello.

venerdì 3 agosto 2012

No title

Per quasi 7 anni ho scritto posts su seguitissimi blog, affidando alla rete la mia vita e trasformando la stessa in un romanzo.
In circolazione non c'è più nemmeno un rigo, ho resettato tutto, cancellando con un colpo di spugna tante parole.
Parole.
Quando metti nero su bianco quello che hai dentro, in quel preciso istante non ti appartiene più, ti spogli di qualcosa di tuo e lo dai in pasto ad occhi che lo leggeranno ognuno a proprio modo, interpretandolo a piacimento.
Un romanzo.
In effetti ho trascorso anni di puro delirio, tanto che spesso mi chiedo come ho fatto a sopravvivere e non è tanto per dire.
Se mi concedete mi paragonerei ad una strada asfaltata che si snoda ora dritta, ora sinuosa, poi con i dossi, curve a gomito, viadotti altissimi e buie gallerie, quasi senza fine. Linea di mezzeria tratteggiata, continua, inesistente capace di farti vincere un bel frontale.
L'ho percorsa a piedi, a dorso di qualche animale della peggio specie, tra le braccia di principi azzurri sbiaditi da corna rosso fuoco spuntate come i primi denti... e ancora saltellando su un solo piede o con il culo a trascinarmi senza forze.
Tutto questo. Sono tutto questo. Sono il risultato di quella strada che in questo momento non capisco esattamente dove mi stia conducendo.
Ma una cosa l'ho imparata... una cosa bellissima: dietro ogni curva, dietro ogni discesa cardiopalma, dietro ogni viadotto che fa lacrimare dalle vertigini, dietro ogni sobbalzo c'è sempre un tappeto drenante.... un asfalto che raccoglie la pioggia e ti permette di correre, che attutisce il rumore, insomma un asfalto che ti da la possibilità di sfilare veloce come il vento e sicura.
Che bello... che incanto... che stupore.
Ogni volta è così.

sabato 28 luglio 2012

sabato sera

ho voglia di scrivere.
sabato sera. dovrei, potrei essere in giro per la città che vive la notte calda di questa calda estate.
scelgo di rimanere in casa. ho un bel giardino, fresco, verde. sdraio in legno con comodi cuscini, un cielo ancora vivo, ancora chiaro, un cielo che non vuole cedere il passo alla notte.
sono qui e mi sento sola, in compagnia, bene e male.
come sempre in mezzo, come sempre mai soddisfatta di tutto quello che mi circonda perchè le anime come la mia tendono sempre alla vetta e la vetta è irraggiungibile.
vetta.
cammino.
mi arrampico da sempre e cerco da sempre di stabilire un contatto con lo sherpa che è in me, affinchè "lui" possa trasportare tutto quel carico che vorrei arrivasse in cima.
utopia.
illusione.
in fondo nessuno raggiunge il punto, in fondo nessuno deve mai raggiungerlo.
una serata d'estate.
il verde e questa notte così giorno che illumina persino le lucciole.

ed è passata

la chiamo "l'onda".
lei arriva, copre tutto e poi piano piano si ritira, lasciando scoperte le cose che ha trascinato con se.
l'onda è generata quasi sempre da un qualche evento, altre volte invece è spontanea e senza preavvisi, uno tzunami interiore che sovrastra i sentimenti e le emozioni.
questa settimana "mi ha fatto visita" in occasione dell'anniversario di papà... sorda e muta si è presentata e nemmeno vestita a festa... ha fatto quello che doveva fare e se ne è andata. un killer silenzioso e implacabile.
anche voi avete la vostra onda, anche voi siete sovrastati e soffocati da quella massa che copre e copre e copre.
personalmente mi siedo sul fondo e aspetto, non cerco nemmeno di riaffiorare, me ne sto buona che tanto passa.
è passata.
adesso sono un tantino sfiancata ma allo stesso tempo rinfrancata.

uno tzunami
uno tzunami

discri(minata)

Discriminazione.
Diritti Civili.
Libertà.


Prima le persone di colore, poi le donne a seguire gli omosessuali.

Faccio parte di una di queste tre "categorie" discriminata da sempre perchè femmina.

Esagero? Ma nemmeno un tantino!

Ho uno spirito anticonformista, libero, per taluni anche sfacciato, in verità vivo come ho voglia e senza paletti.

Tutto questo concorre a crearmi sul dorso etichette che tanti decidono di appiccicare, noncuranti del fatto che ognuno dovrebbe condurre la propria esistenza in  libertà, senza comunque offendere o danneggiare gli altri.

Che male c'è se vado a cena da sola? Al cinema? In viaggio? Che male faccio se decido di rimanere single? Dove ledo gli altri nel momento in cui decido di vivere con una donna o con due uomini o in una comune?

E ci sono giorni in cui mi sento una donna omosessuale di colore, cioè quei giorni in cui la libertà è talmente ristretta in angoli piccoli piccoli che mi lasciano senza fiato.

Se solo le persone venissero considerate in quanto tali e cioè PERSONE tutto questo schifo non avrebbe modo di esistere.

Sono donna e sono libera, che il mondo si adegui perchè io sono stufa di adeguarmi al mondo.

giovedì 26 luglio 2012

metti un sogno

tra una manciata di ore tantissimi atleti parteciperanno alla lotteria chiamata olimpiadi.
anni di sudore, rospi amari da spendere in pochi minuti, secondi.
è un sogno. sono tanti sogni.
poi c'è chi come me non corre, non salta, non lancia e nemmeno solleva eppure riesce a fare tutte queste cose insieme senza pettorale e senza torcia olimpica... semplicemente indossando un tacco 12 o una infradito fluo.
atleta.
competizione.
speranza.
illusione e a volte vittoria.
tutto questo cappello per riassumere che concorro per l'ennesimo sogno della mia vita, uno dei tanti certo! ma invecchiando i sogni diventano più preziosi, più delicati e assolutamente da raggiungere perchè il tempo scorre e quello se ne fotte per dirla tra noi...

una cliente oggi mi ha detto "c'è sempre un angolo di noi che non conosciamo" ha ragione... ed è proprio quell'angolo che non conosco che mi mantiene sempre in tiro, sempre in gara, sempre al top... perchè quell'angolo voglio raggiungerlo, perchè sono certa che li c'è il mio "tesoro".... 

e allora partecipo all'ennesimo sogno con la speranza di raggiugere il mio benedetto angolo.

corner...
corner...
corner...

chissà....

venerdì 25 maggio 2012

COLDPLAY

Ieri ho vissuto attraverso due ragazze l'emozione del concerto dei Coldplay.
E non è stato un viaggio nel passato.
Non è vivere di ricordi.
Ma è un presente.
Sono come loro, sono loro appannata e arrugginita fuori ma identica dentro.
Tra noi la differenza la fa la valigia che sta tra testa e cuore... loro al massimo hanno lo zainetto.
Che il bagaglio alla partenza è piccolo, poi cresce con il tempo e invecchiare bene significa non farlo diventare zavorra.
Il bagaglio.
E' questa la differenza, la fottuta esperienza che ti fa guardare le cose con occhi diversi pur avendo la stessa voglia fanciullesca di avvicinarti e viverle, fottendotene di quella valigia che invece ogni volta si apre e tira fuori un pezzo .... e tu sai quale sarà l'epilogo.
A leggermi sembro una tardona che non accetta l'età, una che lotta per "apparire" quel che non è più... ma non è così.
Io sono veramente giovane e non fatevi ingannare da rughe, crepe e cedimenti perchè sono senza tempo, perchè senza tempo è la mia voglia di vivere.
E queste ragazze, queste giovani che mi circondano mi fanno sentire bene tanto che ieri la tentazione di dire ad una di loro "vengo al concerto con te" è stata forte... ma poi, poi quello che si vede in realtà è e allora sono stata zitta.
Come sarebbe bello vivere in una società dove la gente potesse semplicemente essere se stessa.
Utopia.
Utopia come i miei occhi che brillano ma che a guardarli bene hanno le ragnatele e il riflesso di quel benedetto bagaglio messo sempre lì, tra testa e cuore.

mercoledì 9 maggio 2012

Uguali

Passiamo l'adolescenza cercando di essere uguali agli altri: stessi vestiti, locali, atteggiamenti cerchiamo l'affermazione di noi stessi attraverso l'omologazione, perchè essere uguali significa sicurezza.
Poi c'è il periodo dell'indipendenza e ci affanniamo per distinguerci nel lavoro, in tutto.
Ma alla fine, se scavi e nemmeno poi tanto siamo sempre stati uguali a tutti gli altri e sempre lo saremo.
E' confortante sapere che non sei il solo ad avere gli occhi sbarrati la notte perchè pensi e ripensi e magari l'angoscia ti assale e magari ti sovrasta al punto da avere veramente paura.
E' confortante sapere che il giorno illumina e quasi cancella il tormento della  notte, del buio.
Siamo identici pur essendo assolutamente unici.
Non credo in Dio, non credo nell'Onnipotente qualunque nome esso abbia, ma credo che il caos dal quale siamo nati ha un perchè, dai lati indefiniti certo, ma con un senso.
Guardando mio figlio questa mattina ho pensato che il senso è tra quei capelli pieni di gel, tra i fulmini disegnati sul suo cuoio capelluto, nei suoi occhi così curiosi e famelici di vita.
Il senso è questo e non credo solo per me, il senso è la vita... uguale per tutti se non fosse che siamo abilissimi a rendercela un inferno.
Uguali.
Che bella parola vero? Uguali.....
Buongiorno....

martedì 8 maggio 2012

tre punti

  • unghie
  • esaltati
  • eroi

Unghie
Mi sono liberata dalla schiavitù ricostruzione unghie. In pratica sono passata da "WOW che splendide unghie" a "ma c'hai la micosi?" che è un salto di tutto rispetto se permettete! Adesso occorrerà attendere qualche settimana così da passare dallo stadio "micosi, fanno schifo cerca di fartene una ragione" a "ma perchè non ti fai la ricostruzione?"
Sono momenti, superabilissimi però!

Esaltati
Ieri avevo appuntamento per una lezione di prova di una disciplina durissima, l'allenamento delle teste di cuoio, che a Torino viene insegnato in un unico posto (così mi hanno detto). Ma non era cosa per me... insomma un'angoscia così l'avevo provata poche volte, così come poche volte mi è capitato di incontrare uno esaltato come il titolare di quella palestra.
Risultato? Dopo meno di un quarto d'ora ero fuori dalla porta con un senso di liberazione tipo "ho la diarrea e finalmente ho trovato un bagno!" aaaaahhhhhhhhhh ;)

Eroi
Siamo noi, soprattutto noi mamme senza nulla togliere alle altre. Perchè? Perchè se penso alle millequattrocentovenditue cose che faccio in contemporanea pretendo non solo una corona di alloro, ma pure l'aureola! Santa, altro che eroina!
"MA CHE FARAI MAI?" Vuoi saperlo?
Figlio di anni 8 che è bravo a giocare a calcio, bravo a baccagliare le bambine, bravo in tante cose ma.... prova a chiedergli di fare una doccia, di spogliarsi/vestirti da solo, di raccogliere gli abiti sporchi che sistematicamente sono sparsi con geometria lungo tutto il pavimento della casa... prova... e poi prova anche a dirgli "sono le nove e mezza e devi andare a dormire" la risposta? "MAMMA SONO GRANDE, POSSO ANDARE A LETTO ANCHE A MEZZANOTTE!!" Ecco... tra quaranta minuti ha sveglia... chi di voi viene a svegliarlo e a sentirsi dire "MAMMA I BIMBI HANNO BISOGNO DI SONNO".
Ecco... non ce la posso fare ;)))?

BUONGIORNO!!!!!