venerdì 25 maggio 2012

COLDPLAY

Ieri ho vissuto attraverso due ragazze l'emozione del concerto dei Coldplay.
E non è stato un viaggio nel passato.
Non è vivere di ricordi.
Ma è un presente.
Sono come loro, sono loro appannata e arrugginita fuori ma identica dentro.
Tra noi la differenza la fa la valigia che sta tra testa e cuore... loro al massimo hanno lo zainetto.
Che il bagaglio alla partenza è piccolo, poi cresce con il tempo e invecchiare bene significa non farlo diventare zavorra.
Il bagaglio.
E' questa la differenza, la fottuta esperienza che ti fa guardare le cose con occhi diversi pur avendo la stessa voglia fanciullesca di avvicinarti e viverle, fottendotene di quella valigia che invece ogni volta si apre e tira fuori un pezzo .... e tu sai quale sarà l'epilogo.
A leggermi sembro una tardona che non accetta l'età, una che lotta per "apparire" quel che non è più... ma non è così.
Io sono veramente giovane e non fatevi ingannare da rughe, crepe e cedimenti perchè sono senza tempo, perchè senza tempo è la mia voglia di vivere.
E queste ragazze, queste giovani che mi circondano mi fanno sentire bene tanto che ieri la tentazione di dire ad una di loro "vengo al concerto con te" è stata forte... ma poi, poi quello che si vede in realtà è e allora sono stata zitta.
Come sarebbe bello vivere in una società dove la gente potesse semplicemente essere se stessa.
Utopia.
Utopia come i miei occhi che brillano ma che a guardarli bene hanno le ragnatele e il riflesso di quel benedetto bagaglio messo sempre lì, tra testa e cuore.

1 commento:

  1. i tuoi occhi brillano senza se e senza ma
    e in quella valigia puoi sempre montare due ruote che un trolley te lo porti dove vuoi

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