mercoledì 31 ottobre 2012

trasformaInforma

umanamente è complicato cavalcare ogni mutamento, esserne sempre parte, seguire il ritmo.
ultimamente perdo colpi.
sono una fautrice convinta del "MAI FERMI, SEMPRE IN MOVIMENTO, FOTTUTO CHI MOLLA" e continuo a crederlo, solo che perdo colpi.

alle donne (bellissime ;) della mia età capita, capita di perdere colpi.

"perchè agli altri no?" chiederete voi... si anche agli altri, ma alle donne della mia fascia d'età capita di più.

io lo chiamo "periodo centrifuga".

a dirla tutta la centrifuga potrebbe anche collimare perfettamente con uno di quegli orgasmi da lavatrice, quelli che i più avranno tentato di provare, spinti da qualche filmetto sconcio... il risultato è che la maggior parte non è riuscito a concludere un bel niente, perchè le lavatrici sono scomode e le centrifughe troppo silenziose :) ......

ma torniamo al "periodo centrifuga".

anni tra i 45 e i 50 (qualcuna prima), qualcuno schiaccia il bottone dei "1400 giri" e finito il botto ti ritrovi "signora", ti guardi allo specchio e vedi una in minigonna e le rughe, una con il tacco 12 e il ginocchio floscio :)

ecco, io ho finito la centrifuga e sono davanti allo specchio. si chiama delirio da menopausa, dal quale "dicono" si esce splendidamente e con una forte consapevolezza di se stesse.

permettete? stronzate! ma quale consapevolezza!!!! quel che serve dopo la centrifuga è un buon chirurgo plastico, uno capace di non farti sembrare "l'ultimo Silvio" e nemmeno "l'ultima Cesara", ma quella bella donna che eri prima della centrifuga.

oppure no... oppure quel che serve è soltanto un "cazzo, ci sono arrivata e adesso mi tocca trovare il meglio di questa situazione".

opterò per la seconda, cercherò di trovare SODDISFAZIONE nell'assomigliare ogni giorno di più alla mia nonna materna :)

son fatti e non parole.


sproloquio delle 6.30 del mattino dopo rapida occhiata allo specchio e dopo una stiracchiata d'ossa che ha fatto crac crac.... ahahahahahahahah 
p.s. amo la vita, amo tutto di questo assurdo viaggio, anche queste fermate a sorpresa (?), il fatto di avanzare e non sapere dove andare.... amo i suoni che produco dentro, quell'aggrovigliarsi di budella per la paura o la gioia... amo me stessa si, perchè è l'egoismo che ci rende migliori credetemi e dopo, solo dopo possiamo donarci agli altri. adesso chiudo, tiro fuori la dentiera, monto l'apparecchio acustico e mi accingo ad una nuova giornata.




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