e quest'anno è finito.
2012
poteva essere la fine del mondo e invece no
poteva essere l'inizio di qualcosa e invece no
un anno
bello e brutto
ricco e povero
sano e malato
non c'è differenza tra il 2012, 2011, 2020, 1890 in verità viviamo ognuno il proprio paradiso o il proprio inferno e la data è un optional.
ma questo 2012 è stato (forse perchè recente) più doloroso per tanti, me compresa.
mi sono sposata che è stato l'inizio e al tempo stesso la fine.
ho proseguito nella mia nuova attività che non mi fa sorridere come credevo o forse speravo
e poi mi guardo indietro
e vedo quello che ho lasciato che non esiste più
e questo è dolore
penso a mio padre che ha concluso la corsa nel 2009 e penso che se fosse qui oggi per me sarebbe diverso
penso a mio figlio a cui non ho potuto dedicare il tempo che avrei voluto
penso a quanta fatica faccio e facciamo tutti, a quanta "birra" sprecata in cazzate che non portano a niente.
un anno
il 2012
troncato e ripartito proprio come le frasi di questo testo
non sono felice, proprio un cazzo eppure non saprei cosa manca all'appello, non potrei esprimere il desiderio su tutti, non saprei.
forse vorrei il mio passato, vorrei quella sensazione fisica di potenza e magnificenza, quel "mi sento sul tetto del mondo" quello che forse prova mio nipote che ha 18 anni.
vorrei essere di nuovo carina, snella, veloce e con un futuro tutto da scrivere.
oggi sono qui che scrivo e riempio pagine, ma le mie, quelle del mio libro, i capitoli più belli li ho già vissuti e letti anche ad alta voce.
ed è passato il 2012 fratello del 2011 e anche del 2013
risultato:
non cambia un cazzo, almeno non cambia mai in meglio
fanculo!